domenica 12 novembre

di | 11 Novembre 2017

trinità 33 domenica T. Ordinario – dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:  «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora,  mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.  Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».

Commento

Stiamo andando verso la fine dell’anno liturgico e ci viene chiesto di vigilare. Non è la vigilanza di fronte alla fine della vita. Gesù ha in mente ben altro. Il fatto storico da cui nasce la parabola è la modalità con cui viene celebrato un matrimonio in Israele. Di fatto quello che è narrato nella parabola è legata alla tradizione di attendere e di accompagnare lo sposo alla casa della sposa con un gruppo di ragazze con le torce o le lampade accese, perché notte. Da qui Gesù prende spunto per dire qualcosa circa la fede e la vita cristiana. Le dieci vergini rappresentano il popolo di Israele che attende il messia (lo sposo): una parte di questo popolo (le cinque vergini sagge) è preparata ad accoglierlo ed entra nella comunità cristiana, un’altra parte invece (le cinque vergini stolte) non è attenta ai progetti di Dio, è infedele e resta fuori dalla sala del banchetto. I primi cristiani attendevano come imminente la venuta del Signore. Egli tornando avrebbe sistemato tutto, fatto trionfare la fede. sto pensando che anche oggi molti si aspettano la venuta del messia risolutore di tutti i problemi. Questi credenti delusi perché il messia risolutore non arriva riprendevano la loro vita di sempre, delusi del cristianesimo. Forse il vero vigilare è proprio questo rimanere con la lampada accesa anche nei momenti più difficili della vita. Ma soprattutto portare la scorta della fede, della speranza e della carità per superare i tempi oscuri e difficili. Allora la parabola è riproposta ai cristiani di oggi, per aiutarli a scoprire e riconoscere la “vergine stolta” che si trova in ognuno di loro, e, viceversa a saper riconoscere la ragazza saggia che è in noi e che ci guida alla vita.

Preghiamo

Preghiamo per Patrizia.

2 pensieri su “domenica 12 novembre

  1. sr.Alida

    Bella l’immagine del Regno:10 vergini ,10 luci accese…rimanere con la lampada accesa anche nei momenti difficili,alimentati dall’olio della fede ,della speranza ,della carità…L’olio simile a qualcosa che arde dentro noi che non si può prestare ne dividere…Forse se le 5 vergini non se ne fossero andate in cerca di venditori fasulli ,anche senza olio fossero rimaste ad aspettare lo sposo ,le avrebbe comunque fatte entrare ,rimaste a sfidare il freddo e il buio…..attesa del cuore che desidera essere scaldato e illuminato ..Per tutte le nostre notti prego il Signore ,perchè ci conceda comunque di rimanere operosi e vigili ..Per tutte le nostre luci ,che Egli pure concede perchè illuminino il nostro cammino e quello di chi ci pone accanto …unisco la preghiera per Patrizia ..

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  2. . Elena

    Anche noi ci perdiamo spesso dietro a dimenticanze e stoltezze che ci impediscono di fare luce, di essere luce, di entrare.in un contesto più vero e festoso. Quello che tanto avevamo atteso, sperato, desiderato sfuma in una sciocchezza. E la porta si chiude. L’occasione è perduta. La vigilanza e la saggezza, allora, per rimanere in questa luce di festa nella quale il Signore ha uno spazio per noi, per la luce che conduciamo e che dobbiamo tenere viva! Fino all’ultimo momento….
    Preghiamo per Patrizia e per Nicoletta, che attraversa un tempo di grande oscurità.

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