domenica 1 marzo

di | 29 Febbraio 2020

1 domenica di Quaresima – Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Commento

In questa strana domenica senza messa e senza i consueti percorsi del periodo quaresimale, lascio solo alcune riflessioni. La tentazione è la prova che Gesù deve attraversare per arrivare a realizzare pienamente la sua umanità e la sua capacità di fare la volontà del padre. Tre sono le prove che Gesù attraversa. Noi tutti siamo chiamati in questo tempo ad attraversare le medesime prove. Non è forse la vita di questi giorni una prova? La prima tentazione espone l’uomo del nostro tempo ad assolutizzare talmente il «pane» materiale, da trascurare e perfino dimenticare i valori spirituali fondanti, che gli donano la vera vita al di là della morte È la tentazione – sempre in agguato – di rinchiudere tutto entro i limiti della materia, escludendo Dio e rendendolo irrilevante. Ritrovare un’anima spirituale mettendo Dio al centro non per chiedere grazie ma per renderci capaci di solidarietà è importante. – La seconda tentazione è quella di prostrarsi agli idoli, ai surrogati di Dio: potere, successo, “volontà di potenza”, non è con la potenza che si vincono i giorni cattivi, ma con la fiducia reciproca. – La terza tentazione è l’abuso del “Nome di Dio”. È una tentazione oggi molto attuale, anche in certi settori cristiani, e cioè di non utilizzare mai il Santo Nome di Dio per il proprio tornaconto e i propri scopi reconditi: in nome di Dio, quanti crimini sono stati perpetrati lungo la storia umana!  In questi giorni usare bene del nome di Dio vuol dire essere umili nella ricerca del bene comune

Preghiamo

Preghiamo per tutti malati

3 pensieri su “domenica 1 marzo

  1. Elena

    Le tentazioni sono molto intriganti, affascinanti, seducenti. Riflettere profondamente sulle proprie tentazioni e sulle risposte personali ad esse mi fa sentire molto fragile. Mi fa sentire bisognosa di quella forza che viene dalla grazia di Dio, perché da sola non ne ho abbastanza. Invocare Dio per chiedere di non essere soli e arroganti di fronte alla tentazione di molte cose, anche apparentemente banali, mi sembra buono. Nei deserti che siamo chiamati a vivere, possiamo cercare con maggior purezza ed essenzialità questo Dio che riesce ad essere presente proprio nel nulla e nei cuori silenziosi delle nostre vite. Non abbandonarci alla tentazione, Signore, ma dacci la forza per attraversarla e superarla.
    Preghiamo per gli ammalati, per le persone fragili e sole, per Barbara e Federico che compiono gli anni.

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  2. sr Alida

    Gesù è proprio condotto dallo Spirito nel deserto …cosi per noi ,ci vogliono i momenti di deserto ,per vivere meglio e dare più colore e vigore a ciò che viviamo ,farne esercizio in questo tempo che ci serva poi anche dopo la Pasqua ….Prego per tutti gli ammalati per tutta l’umanità sofferente e perchè questo tempo di quaresima possa farci scoprire il vero senso della vita .auguri a chi oggi celebra la vita .

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  3. Sr Rita

    La tentazione rivela che siamo creature affidate alla forza dello spirito. Discernere, decidere da che parte stare fa di noi seguitori di Dio o dello spirito del male. Credo davvero che il digiuno forzato dal cibo spirituale a motivo del coronavirus possa diventare una opportunità per discernere, decidere da che parte stare. Ci sia dato di ascoltare la voce dello Spirito che fa di noi uomini veri, non schiavi del potere, del successo, dell’avere.

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