Guardo l’orto da lontano, ma guardo anche il mondo da lontano, la vita a volte la guardo da lontano. Sembra che tutto è lontano. Ho letto che vedremo in questi giorni una cometa che era passata 50 mila anni fa, eravamo agli albori di una civiltà, del mondo. Ma la vedremo da lontano. Forse la guerra la sentiamo più vicina. E così anche i migranti, adesso che costringono le ong ad arrivare al porto di Ancona, magari questi li sentiamo più vicini, gli altri se sbarcano a Lampedusa li sentiamo lontani, ci preoccupano quando arrivano vicino a noi. Per la cronaca ad Ancona con le ong sono arrivati 38 migranti, a Lampedusa quasi 1000. Non capisco la differenza, ma fa niente, magari un giorno parlerò anche di questo. Per il momento stiamo sul lontano e il vicino. Tutto sembra lontano dalla mia vita fino a quando non arriva vicino, fino a quando non tocca la mia vita. il covid era lontano fino a quando è arrivato vicino a noi e allora abbiamo capito che cosa voleva dire vicino a noi. Ma sono le cose della vita che a volte sento lontano da me, sono le cose che porto nel cuore che ha volte le sento lontane. Dico che sento con il cuore, ma tutto mi sembra tanto lontano, dico che il prossimo è vicino a me, ma come lo vorrei lontano ogni tanto. Dico che vorrei vicino chi mi vuole bene, gli amici, ma poi dico anche che è meglio che se stia un po’ lontano. Eppure c’è un qualcosa che io tengo sempre vicino a me: sono i miei sogni, i miei desideri. Quelli non li sento mai lontani, quelli non li voglio mai allontanare da me, quelli stanno sempre con me. I miei sogni sono i miei vicini di casa, o forse i miei vicini di cuore. i miei desideri trovano sempre uno spazio dove abitare nel mio cuore, non li lascio mai andare via. I miei sono li tengo stretti vicini a me.