continuo il mio appello

di | 12 Novembre 2022

Arrivo alla fine di una settimana e, come tutti, penso di riposare un attimo. Ed invece, come tutti, mi accorgo che non è così. Metto insieme le varie cose e mi rendo conto che forse rimane un attimo solo di tranquillità. Il resto è tutto un fare delle cose. e allora in questo attimo breve che mi è dato di poter scrivere parole semplici rilancio il mio appello. Guardo i miei 4 tigli e li vedo maestosi, cresciuti nel tempo, anno dopo anno. Così è cresciuta la vita, la mia vita. Non so se è cresciuta nella sua maestosità, so che in questa crescita la mia vita ha messo insieme un bel bagaglio di cose interessanti. Alcune spiacevoli, altre meravigliose. Ha accumulato storie la mia vita.  Anno dopo anno, come i tigli che vedo davanti a me. Ma rimane come un segreto dentro questo accumulare storie. Dove è il segreto della mia vita. dove è il segreto della vitalità  e della bellezza di una vita come la mia. Dove è la fatica e il dolore di questa mia vita. Come un tiglio sei cresciuta o vita ed ora? Che ne facciamo della maestosità del tiglio? Che ne facciamo di questo accumulo di storie che è la mia vita? dove si nasconde il segreto della vita di quei 4 tigli? Dove si nasconde il segreto della mia vita? Dimmi dove sta questo segreto che mi tiene in vita, malgrado tutto o dentro tutto quello che vivo.  Dimmi il segreto che continuamente mi spinge verso la vita; che possa essere un segreto d’amore e di amare? Forse che alla fine mi resti solo Tu, Dio della vita, del dono e della carità? Perché esisti caro tiglio? Per vivere mi dici. Non ho grandi progetti, ho lo scopo di vivere con le mie storie. E so bene che più cerco di allontanarmi dalle mie storie più queste mi ritornano tra le mani. Dimmi il segreto della vita perché io non lo conosco, io vivo e dentro questa vita intravedo il segreto della vita. dimmi vita mia il segreto dell’amore, dell’amare in pienezza. io ho bisogno di sapere, di capire, di conoscere

Un pensiero su “continuo il mio appello

  1. Stefano

    ….. nel “padre Nostro” recitiamo che sia fatta la tua volontà… Non rimane altro che sentirsi servi inutili e lasciarsi trasportare dalla volontà del padre.

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