connessione

di | 18 Agosto 2021

Che disastro. Arrivo a Rosciano e non funziona la connessione internet. Ci provo e ci riprovo con le mie deboli e confuse capacità informatiche, ma la connessione non torna. Anche al conventino dove dormo la connessione non funziona. Silenzio assoluto su tutti i fronti. Ma allora anche l’onnipotente internet ha delle falle!!! Non è poi così onnipotente, si rovina. Non mi rimane che puntare sullo smartphone con l’hotspot. Ma quanto consumerò di giga in una giornata di silenzio nella connessione? Sembra una cosa da niente, ma internet  e la sua connessione mi è “mancata” nel senso lavorativo del termine. Per me poi che non ho la tv questa interruzione è stata un bel guaio. Ma allora è vero che internet ci appartiene o forse lui si è preso noi. Con questa riflessione mi spingo oltre. Non si tratta di saper maneggiare uno strumento come internet con finalità umane e pastorali. Non si tratta di piegare questo strumento potentissimo che sta riscrivendo il futuro della storia umana, ad un uso buono. Appunto la famosa frase che per me è un luogo comune: basta farne un buon uso. Credo che la parola da usare è un’altra e mette in gioco il senso di questo strumento unico che mi affascina quando funziona e mi fa arrabbiare quando si inceppa. Internet non è al servizio di un qualcosa perchè quello che è messo in gioco è ben altro. Non dobbiamo imparare ad usare bene questo strumento, ma dobbiamo imparare ad abitarlo, perché è un ambiente non da condannare ma da starci dentro. E allora se prendo la parola connessione capisco una cosa importantissima. A parte il fatto di dire a uno: cerca di essere connesso nella vita ,a me sembra che il tema che emerge è questo: siamo chiamati a connetterci con il mondo di internet per capire questo mondo, siamo chiamati a rimanere connessi con il mondo della tecnologia per capirne le potenzialità, le sfide, le provocazioni, i possibili usi, le possibili applicazioni nella vita. Si può pensare di abitare questo spazio che è il mondo di internet senza farci travolgere da esso, non usandolo solo come strumento, ma come nuovo linguaggio  che aiuta a rendere più umana la vita? Intanto che scrivo la mia connessione non funziona ancora, mi hanno detto che manderanno un tecnico, scruto il mio cell per vedere quanti giga nel frattempo ho consumato. E mi rimane una domanda: sarò in grado di capire, interpretare e parlare di e con questo linguaggio anche nella fede?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.