condivido

di | 13 Agosto 2021

Devo dire che il pc e tutto il resto sono una risorsa incredibile e infinita di possibilità e di cose che si possono fare. Certo c’è un limite a tutto questo, ma quello che capisco è che siamo di fronte a un qualcosa che, se nel futuro non è tenuto a bada, ci porterà a un delirio di onnipotenza tecnologica. Ma io qui non posso farci molto. Non conosco così bene la materia in questione da permettermi di dire come e dove fermarsi o anche solo che senso dare a tutto questo. Capisco una cosa, questa si: come dice papa Francesco «Non viviamo in un’epoca di cambiamento, viviamo in un cambiamento d’epoca». La frase andrebbe analizzata meglio, ma credo che il papa ha proprio ragione. Condivido pienamente questa visione del mondo. Ed è questa parola condivido che mi prende. Sta lì nel pc e nello smartphone. Ho imparato ad usarla in modi innumerevoli. e penso che tutti noi usiamo questa funzione: condividi un file, una foto. Condividi con altri. Metti in comune. Tra l’altro mi rendo sempre più conto che tutte queste funzioni le uso in automatico. Ho imparato l’uso e ne faccio uso sempre, automaticamente. È solo in questa occasione che mi soffermo a pensarci un attimo. La tecnologia ci permette di condividere, ma  le distanze rimangono. Ricordo solo un’occasione di condivisione via pc che era segno di amicizia. Quando gli amici di don Roberto arrivavano in cima ad una montagna, visitavano una città, festeggiavano un compleanno, era normale inviare e condividere una foto; lì era veramente segno di amicizia e don Roberto gioiva  immensamente di    queste foto condivise. La condivisione nasce da un amicizia, da un pensiero comune, da un’attività comune. la condivisione lega le persone. La condivisione salverà questo mondo. Ne sono certo. Sembra quasi che possiamo abbinare la parola condivisione alla parola fraternità. Condivido per fare fraternità. Condividere è entrare nella profondità della relazione: possiamo parlare e annunciare fraternità e uguaglianza, ma se non ci abbracciamo, litighiamo e perdoniamo mischiando lo scorrere delle lacrime, siamo nell’ideologia della fraternità senza entrare nell’esperienza della fraternità. Ed io dell’ideologia della condivisione e della fraternità sono stanco. Cerco il realismo della fraternità.

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