Ieri era la giornata mondiale della terra. ho letto che sono state fatte molte iniziative. Ma tutte queste iniziative non mi hanno tolto un problema: le nostre api rischiano di morire di fame. Continuiamo a nutrirle. La stagione non decolla e allora non trovano niente da mangiare. Eppure questo è già un periodo in cui dovrebbero produrre miele. Non sono così esperto, ma qualche dubbio mi viene. I cambiamenti climatici sono arrivati anche alle nostre api. Ieri parlando con qualcuno con cui lavoro insieme all’apiario ci siamo detti queste cose: lei dice: certo che di ambiente non se ne parla più. io dico: è vero non se parla davvero più. o forse non ne sentiamo parlare più noi. E andiamo avanti così per un po’, mentre ispezioniamo le nostre api che hanno bisogno di cibo. Non c’è conclusione a discorsi come questi. Rimane sempre la domanda: che cosa possiamo fare per cambiare questo mondo? Non lo so bene. So che abbiamo bisogno di un cibo buono. E per cibo buono non intendo cibo raffinato, naturale, biologico, ma cibo che è vita. Ne hanno bisogno le nostre api di un cibo vitale, per la vita. a volte ne ho bisogno anche io. Cibo vero per la mia vita. quando la vita si fa complessa, io cerco questo cibo. Per me si chiama Parola e Pane eucaristico. Mi rifugio li quando sono in difficoltà. Mi rifugio nel pane che regala la pienezza della vita. ne abbiamo bisogno tutti di un cibo per la vita, per la pienezza della vita. ciascuno di noi sa dare un nome a qual cibo che dona la pienezza della vita. qualcuno mi chiede come va in questo periodo. Dico bene. Forse con qualche domanda un po’ sospesa, forse con qualche fatica e confusione più del solito, ma sto bene, sono contento. Forse, anzi senza forse, ho bisogno più del solido del cibo che da la vita, la Parola e il pane che sono il volto dell’amore di Dio. A volte questa fame di Parola e Pane mi prende a dismisura e allora in quei momenti mi rifugio in quel cibo che mi dona la vita.