beati

di | 5 Marzo 2023

Prendo ora in esame una serie di racconti e brani biblici che ci aiutano a mettere a fuoco il senso dell’economia biblica e il modo come tale economia tiene insieme lavoro, relazione, interesse e produzione. il primo di questi brani è il testo delle beatitudini, in particolare quella beatitudine che dice: beati i poveri in spirito. Questa è la beatitudine che sta nel vangelo di Matteo. Se prendiamo il vangelo di Luca dice solo beati i poveri.  Incomincio con una breve considerazione: se Matteo dice beati i poveri di spirito che cosa ci sta dicendo. La parola sacra nella sua stesura è in grado di unire, di tenere insieme elementi diversi. Quindi abbiamo da una parte un povero, dall’altra che è povero di spirito, cioè è povero secondo il soffio vitale di Dio. Si sta dicendo che il povero può essere beato non per la sua condizione di povertà che non è mai beata, ma perché il povero è in grado di leggere la sua condizione di vita secondo le categorie del regno di Dio che sono le categorie della giustizia e della misericordia. Un povero diventa beato quando non si rassegna alla sua povertà, ma, utilizzando le modalità del regno di Dio costruisce giustizia. E le modalità del regno di Dio sono quelle della non violenza e della pace, con uno sguardo profondo la dove esiste la povertà umana. L’economia della parola sacra non esalta la ricchezza come merito e nemmeno rigetta la povertà come demerito, il famoso mi sono fatto da solo, ma esalta la giustizia non violenta nei confronti del povero. Il povero beato è colui che non si rassegna alla sua povertà, che cerca in qualche modo una via di uscita, che prova a darsi un futuro di speranza. In questo senso parliamo di beati i poveri. Coloro che sono naufragati a Crotone sono beati perché hanno cercato una via di uscita alla loro situazione di povertà. Questa è loro economia. E  che cosa hanno trovato? Un economia del profitto dove uno stato ( a parte il dignitoso e unico Mattarella) ha preferito andare altrove per stabilire nuovi contratti di sfruttamento, dimenticandosi di un semplice e umana visita a chi è naufragato nel tentativo di approdare ad  un mondo di speranza. A questo stato il buon vangelo di luca direbbe: guai a voi ricchi. E ai naufraghi il vangelo di Luca direbbe beati voi poveri, non perché siete poveri, ma perché avete cercato una via di uscita alla vostra povertà e non avete trovato un briciolo di pietà in uno stato che si è dimenticato di un’economia della giustizia. L’unica pietà l’avete trovata nelle gente comune che è venuta a visitarvi: beati anche voi gente comune che avete conservato la pietà umana.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.