Ogni tanto ne vedo camminare qualcuno qui dalle parti di Rosciano. Non sono molti, ma passano per la strada. Sono i bambini. questa è la parola che risuona nel cuore. Sono il futuro. non li frequento più così tanto, perché non insegno più e non sono più in oratorio. Eppure rimangono sempre loro gli artefici di un mondo nuovo. Sono la preoccupazione dei genitori, sono la fatica e la gioia degli insegnanti. Sono la tragedia più evidente di un mondo che è fatto di ingiustizie dove alla fine i bambini pagano un costo troppo alto per assecondare la ricchezza del mondo. Eppure dobbiamo credere in loro perché noi consegneremo il nostro mondo a loro. Bella eredità che lasciamo a tutti i nostri ragazzi. una pandemia, un mondo malandato, qualche guerra, tanta fame e malattie. Noi consegnamo tutti questo a loro, i nostri figli. Molti degli adulti hanno dato il meglio della loro vita per i ragazzi. altri hanno solo ragionato in termini di costo sociale e di produttività, di consumo. C’è anche una parte di adulti che ha dato il meglio per i nostri figli. La parola è arrivata così, bambini. un po’ mi agita questa parola, mi agita quando guardo al futuro dei nostri ragazzi. contemporaneamente questa parola mi sorprende per tutto quello che i ragazzi portano di bello, di fantasia, di intraprendenza. Un uomo, Gesù, lì ha messi al cento del suo regno: “ se non diventerete come bambini non entrerete nel regno dei cieli. Loro il modello del regno, perché nullatenenti, perché affidati e questo basta a Gesù per metterli al centro del mondo. I bambini modelli di vita cristiana. Bisogna farci sopra una grande e silenziosa meditazione su questo mistero. Come usciranno da questi tempo così faticoso? Che cosa abbiamo preparato per loro al termine di questi giorni difficili? Un monopattino elettrico o un po’ di fiducia? un nuovo cellulare o una nuova economia? Un nuovo sano egoismo personale o una comunità fatta di brava gente? Che cosa lasceremo di eredità a questi nostri figli? Le prospettive per loro non sono delle migliori, ma possiamo ancora cambiare le sorti cattive in opere buone. Basta crederci un po’ di più. al centri stanno i bambini, al centro del mondo futuro. la domanda allora che nasce dal cuore pensando ai ragazzi è semplicemente questa: che futuro si troveranno tra le mani?
Sono mamma di tre figli. E insegno da tanti anni. Ho imparato e continuoa ad imparare dai bambini. Sono mamma universale, perché ho imparato a guardare con occhi di mamma tante realtà, bambine e adulte.” I bambini prima di tutto”, pensando e provvedendo alla loro vita fragile e nello stesso tempo forte, resistente, resiliente! “I bambini prima di tutto” frase detta a me stessa, sopra i miei interessi di adulta e dopo diversi errori come madre di primo pelo… I bambini prima di tutto, detto ai genitori di primo pelo o anche no, ai dirigenti, alle colleghe un po’ pigre, agli amici, ai figli che crescono…. I bambini prima di tutto, detto a loro, che sono il nostro domani ma a cui consegniamo il mondo appena vedono la luce. E che mondo… Meraviglioso e spaventoso, bellissimo e terribile, armonioso e caotico, pacifico e predatorio….
Noi adulti abbiamo questa enorme responsabilità: insieme al consegnare ai bambini un mondo, possiamo e dobbiamo consegnare loro degli strumenti per conoscerlo, amarlo, averne rispetto e cura, per temerlo e per poterlo affrontare. Possiamo e dobbiamo consegnare le chiavi di questo mondo: la conoscenza, la responsabilità, il giudizio critico, la libertà, la cura, l’amorevolezza, il discernimento, il senso dell’alterità e della diversità, il senso dell’altro che lo abita con me, il rispetto, l’utilizzo armonico delle risorse con i nostri bisogni, la pacificazione….. Potrei andare avanti…ma i bambini chiedono qui e ora che ci si occupi di loro, del loro presente e del loro futuro, perché oggi soffrono tutti un po’ di più, in ogni parte del mondo. Guarda caso anche nel mondo ricco, e forse in modo molto profondo e disperante, perché non conoscevano le privazioni di un qualcosa. E non c’è ancora una politica efficace in ciascuno di noi che metta i bambini al centro del mondo, al centro della vita e del futuro… E forse neanche il bambino che custodiamo dentro di noi.
“Lasciamo i bambini meravigliosi e meravigliati” e noi adulti potremo contemplare la meraviglia che c’è in loro e nei loro occhi ad ogni scoperta: Meraviglia del creato sono loro per me. Ma quanta fatica prendersene cura seriamente e sentirsene responsabili come madre, come educatrice di nido. Chiedo ogni giorno al Signore l’aiuto per riuscire a prendermene cura nel migliore dei modi, di giorno in giorno, di fatica in fatica e di gioia in gioia e di prendersi allo stesso tempo cura di me. C’è sempre BISOGNO DI CURA, da dare e ricevere!
Rimango in silenzio e prego per le nostre giuste trepidazioni e paure..domande. E mentre penso ai bambini speriamo di non sciupare quello che da loro impariamo…e le nostre preoccupazioni cooperano comunque a far sorgere prima o poi con l’aiuto di Dio un mondo migliore anche con le ferite che il nostro tempo porta con sé…