arcobaleno

di | 26 Ottobre 2021

Trovo questa foto. È un quadro di Chagall. Artista che amo tantissimo. Guardo il titolo della foto, ma non mi convince, c’è scritto Giacobbe. In realtà si tratta di tratta di Noè e l’arcobaleno. Namas il creatore salva l’umanità intera grazie a questo uomo ostinato che costruisce un arca. Così dice la parola sacra. La parte più affascinante del racconto è quella che riguarda il comparire in cielo dell’arcobaleno. Ogni tanto alla cascina comparivano dei bellissimi arcobaleni, cercavo di fare delle foto e le mostravo a don Roberto. Non erano un granché come foto, ma andavano bene a Don Roberto e bastava così. Anche solo vedere una foto con un arcobaleno che si stendeva su tutta la cascina era bello e metteva speranza. La cosa che mi colpisce del quadro di Chagall è che l’arcobaleno ha perso i suoi colori, i colori dell’iride. È diventato bianco. Chagall parla di messa in spazio della luce. Lo spazio segnato dalla tragedia, dal diluvio, dal male è attraversato da una luce fantastica. Il dolore può essere attraversato da una grande luce, il male può diventare grande luce. Il cielo cubo può diventare luminoso. Credo che don Roberto ha riempito la sua vita e la vita di tanti amici di arcobaleni luminosi che attraversano il cielo scuro e arrivavano a toccare la terra. Noè è azzurro, con il suo manto color cielo e allora mi viene quasi da pensare che c’è stato come uno passaggio di luce tra l’angelo che tiene tra le mani l’arcobaleno e lo sostiene sopra la terra e Noè che guarda il passaggio dell’angelo con il suo arcobaleno. Infatti l’angelo è giallo e rosso con la barba quasi ad essere lo specchio di Noè. Ecco perché i due, angelo e Noè, sembrano scambiarsi i rispettivi colori. Perché uno è specchio dell’altro. E tra i due vi è intimità, serenità reciproca, pace interiore, mentre tutto il mondo intorno è preso dal male. Vorrei essere arcobaleno di luce che attraversa il mondo intero, che dona pace al creato. Mi manca solo una cosa: un angelo che mi faccia da specchio. O forse c’è, ma io non l’ho ancora scelto.

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