anziani

di | 1 Novembre 2021

Io dico anziani, le mie suore al Villaggio Gabrieli dicono giovani con qualche anno in più. Don Roberto aveva una sua particolare venerazione per gli anziani. Li reputava carichi di saggezza e di memoria. raccontava tante storie su di loro. Nella parola sacra gli anziani avevano un ruolo fondamentale. Tramandavano la legge, la memoria, sedevano in tribunale per decidere della giustizia. Era così grande il loro potere che a volte si dimenticavano della vera giustizia e commettevano ingiustizie. Gli anziani della foto sono sereni, non hanno problemi di dover tramandare giustizie ai nipoti. Giocano a carte e forse ai loro nipoti vorrebbero tramandare le cose semplici e vere che la vita ha regalato loro e di cui loro ne hanno fatto tesoro. Ricordo quando ero a San Gallo come parroco che uno dei dispiaceri più grandi degli anziani era che nessuno teneva più il bosco. era loro vita, la loro ricchezza, il loro patrimonio da tramandare. È la giornata dei santi. Un amico mussulmano mi chiede chi sono i santi. Sono rimasto un attimo a pensare. Potevo dare la risposta classica, sono coloro che hanno  vissuto la vita in maniera speciale, uniti a Dio e capaci di vivere grandi virtù. Ma era una risposta così non mi convinceva. Poi ho visto questa foto e allora ho pensato che la santità è quella della gente comune; queste persone hanno vissuto l’ordinarietà della vita in maniera straordinaria;  con quel poco che avevano hanno fatto miracoli. E don Roberto di tutto questo e degli anziani che conosceva era grato e portava grande rispetto. Nel giorno dei santi vorrei che fissassimo nella mente e nel cuore questa immagine serena della vita di due anziani. Vorrei diventare capace di cercare una santità che è quella delle cose ordinarie fatte bene. E vorrei poter cantare come il vecchio Simeone: ora lascia o Signore che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». Questo è il Il canto sereno di un anziano sazio di giorni e di sapienza. Non mi serve la giornata dei nonni, mi serve che impariamo la loro santità di vita,

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