Queste brevi e strampalate righe le devo ad una giovane ragazza che sta soffrendo, le devo a lei come una buona dedica per il suo futuro. …. Cerco di proposito nell’archivio di Namas questa foto dell’angelo dipinto dal Lotto e che fa parte del polittico che sta nella chiesa di Ponteranica. So che era conservato in una delle tante cartelle dell’archivio di don Roberto e dopo un attimo di ricerca ecco che salta fuori. Il Namas quello della creazione, quello della storia che sta nella parola sacra, parla tanto di angeli. Non ne descrive la fisionomia, sono i pittori e gli artisti di tutti i secoli che hanno dato forme agli angeli. E questo del Lotto che sta qui nella foto per me è uno dei più belli. Il Namas della parola sacra quando parla di angeli usa tre espressioni: custodire sul cammino, farti entrare nella terra promessa, dà ascolto alla sua voce. Sono tre espressioni della parola sacra che insieme con la bellezza del quadro del Lotto mi riconciliano con gli angeli. Namas quello della cascina è stato angelo per tanti di noi: ha regalato buone notizie, ha custodito la vita di tanti, ha accompagnato verso la terra promessa, verso la pienezza della vita, ha chiesto con discrezione di ascoltare questa buona parola. Forse invece dell’angelo del Lotto potevo mettere come foto l’angelo Namas della cascina. Poi quando si è ammalato altri sono diventati angeli per lui: lo hanno custodito, lo hanno accompagnato verso la sua terra promessa, hanno chiesto di ascoltare le loro parole di conforto. Tanti angeli: amici, parenti, gente di passaggio si è fatta angelo per te Namas della cascina. Ed io devo a te queste, parole carissima ragazza che soffri. Hai anche tu tanti angeli che ti vogliono custodire. Chiedo a quel Dio che è padre: diventa Tu angelo buono, portatore di buone notizie a lei che soffre. Insegnami ad essere angelo buono per chi soffre.
Grazie di cuore don Sandro.