affare serio la vita

Guardo le immagini del disastro di Kabul e di tutto l’Afghanistan. Non voglio dare la colpa a nessuno per il disastro che vedo, sono storie che si intrecciano da oltre un secolo. Certo incolpo tutti quelli che hanno usato e continuano ad usare le armi, incolpo tutti coloro che fanno soffrire la gente comune. Alla fine è la gente comune che soffre di più. In queste immagini vedo le donne come dignitose e perseguitate. Ma c’è un immagine che mi attira. Si tratta di quella foto dove si vedono le madri che gettano oltre un filo spinato i propri figli per salvarli dalla furia talebana e gridavano salvate i nostri figli. È un affare troppo serio la vita umana. Come in uno strano abbinamento, un’associazione di idee, ripenso ad un’altra scena simile a questa. Siamo in Egitto, il faraone decide di imporre la schiavitù al popolo ebraico. Non solo ma decide di uccidere tutti i figli maschi. Le donne ebraiche, le levatrici ebraiche decidono che quei figli devono vivere. Riporto per intero il testo del libro dell’Esodo: “Ma le levatrici temettero Dio: non fecero come aveva loro ordinato il re d’Egitto e lasciarono vivere i bambini.  Il re d’Egitto chiamò le levatrici e disse loro: «Perché avete fatto questo e avete lasciato vivere i bambini?». Le levatrici risposero al faraone: «Le donne ebree non sono come le egiziane: sono piene di vitalità: prima che arrivi presso di loro la levatrice, hanno già partorito!». Dio beneficò le levatrici. Addirittura una madre lancia in una cesta di giunchi il proprio figlio sul grande fiume Nilo per salvarlo dalla furia del faraone. Quel figlio si chiamerà Mosè. Anche queste donne ebree ritengono un affare troppo serio la vita dei loro figli e decidono di salvarli, come hanno fatto quelle donne all’aeroporto  di Kabul. Tutta la vita è troppo seria e per salvarla ad ogni costo si possono fare follie. Non possiamo rinunciare alla vita e alla sua difesa, è troppo seria la vita. Per essa possiamo e dobbiamo fare atti coraggiosi. Come stanno facendo i medici delle ong a Kabul e in tante altri parti del mondo e come fanno tutti coloro che amano la vita e fanno gestì eroici ogni giorno per difenderla. Può essere la vita di un bambino, di un anziano, di un giovane, di un uomo o di una donna. È affare troppo serio la vita. E non va assolutamente bene che diventi oggetto di scarto la vita umana, è inumano, non c’è più il tratto dell’umano quando si arriva a non amare più la vita. Noi credenti dovremmo fare delle guerre pacifiche contro ogni forma di violenza contro la vita, contro la violenza a tutta la vita di tutti gli uomini e donne di questo pianeta. E quando parlo di vita intendo tutte le età della vita. Non si può piegare e distruggere la vita per motivi economici, di sfruttamento, di odio, di religione, di discriminazione. È un affare troppo serio la vita e va amata e difesa fino in fondo. Anche la vita di un adolescente quando combina i suoi guai. È un affare troppo serio la vita umana. Amiamola in tutte le sue forme.